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Blog di 

Sabrina Del Favero

#walkingaround

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Porto e Lisbona, due città da vivere dove lasciarsi emozionare dai mille colori, panorami e sapori

Per il ponte del primo maggio abbiamo deciso di trascorrere 5 giorni in Portogallo. Scegliamo così di atterrare a Porto e di ripartire da Lisbona per ottimizzare al meglio il tempo a disposizione. Ci dedicheremo a queste due città e alla visita di Sintra, Cabo Da Roca e Cascais.

Giorno 1° - Porto

Prendiamo il volo Ryanair delle ore 10.20 all’aeroporto di Bergamo con destinazione Porto al costo di 135€ per due persone. Partiti con un’ora di ritardo, atterriamo a Porto alle 13.00 ora locale (le 14.00 ora italiana).

Seguiamo subito le indicazioni per la metropolitana che si trova direttamente in aeroporto e vediamo presto una lunga coda alle macchinette automatiche per i biglietti, e poco dopo capiamo il perché! Scegliere quale acquistare non è semplice e veloce: tramite una tabella appesa alla macchinetta bisogna capire in quale zona si trova la stazione di arrivo, selezionare il biglietto e ripetere l’operazione per ogni passeggero. Selezioniamo subito due viaggi a testa (uno lo utilizzeremo il giorno successivo) che vengono caricati direttamente su una tessera (costo di 2,30€ il biglietto singolo). Prendiamo la metropolitana viola (E) in direzione Estadio do Dragão. Dopo una mezz’oretta circa scendiamo alla fermata Bolhão e in 5 minuti a piedi siamo in hotel.

Ecco qui la prima sorpresa di questa straordinaria città. Avevo letto in internet che Zero Box Lodge era qualcosa di diverso ma mai avrei immaginato tanto. Hanno recuperato un fabbricato in cemento, inserito dei box in legno dove all’interno ci sono le stanze e creato un concept del tutto nuovo, innovativo, moderno e strabiliante. Se passate da Porto andate qui per favore, al costo di 33€ a testa, colazione compresa, vivrete un’esperienza nuova con tutti i confort di un hotel (https://thezerohotels.com).

Pranziamo proprio di fronte, al Food Corner, 3 piani in una piccola palazzina dove è possibile assaggiare vari tipi di cucina, noi mangiamo un buonissimo hamburger.

Iniziamo qui il nostro tour attorno alla città: purtroppo il mercato oggi è chiuso per la festività (attenzione si è trasferito momentaneamente per lavori) e quindi proseguiamo lungo la via Bonjardim, piena di negozi, bar e ristoranti. Visitiamo la Chiesa e la Torre Dos Clerigos. Il biglietto di 5,00€ ci permette di salire in cima attraverso 225 scalini ma il panorama dall’alto è bellissimo. Proseguiamo facendo visita solo dall’esterno alla Libreria Lello (chiusa per la festa del lavoro) e andiamo verso il Palacio da Bolsa. Di lì poco distante c’è l’Igreja de São Francisco che decidiamo di visitare dopo averne letto le caratteristiche: l’interno è tutto ricoperto con foglie d’oro. È possibile visitare il museo, le catacombe e la Chiesa (costo di 7,50€ a testa), ne vale veramente la pena.

Da qui parte la passeggiata lungo fiume nel quartiere Ribeira (Cais de Ribeira), ci sono artisti di strada, barche, bar e ristoranti, un clima rilassato e divertente, ed una vista pazzesca sul ponte Dom Luis I.

Sono le ore 18.30, decidiamo di andare nuovamente nella parte alta per vedere la Cattedrale di Porto Sé e affrontiamo più di 200 scalini. Andiamo a vedere la Chiesa e attraversiamo il Ponte de Dom Luis I. Incredibile come guardando da una parte all’altra dal ponte il panorama sia completamente differente, in un lato la città e dall’altra la vegetazione. Ci sediamo in un prato dove il clima è rilassato e giovanile, ci sono infatti molte persone venute a vedere il tramonto, bere un drink portato direttamente da casa e chiacchierare con gli amici.

Appena il sole inizia a scendere, andiamo nella zona bassa della città, ma dall’altra sponda rispetto a questo pomeriggio: siamo infatti nel quartiere Villa Nova De Gaia. Andiamo subito all’Espaco Porto Cruz, un’elegante bottega dove all’ultimo piano del palazzo c’è un bar con una vista spettacolare su tutta la città, e assaggiamo due bicchieri di “Porto Aged tawny”, vino invecchiato da più di 20 anni e molto simile al brandy. Personalmente non mi fa impazzire.

Sono le ore 20.30 e la fame inizia a farsi sentire e così ci mettiamo in marcia verso il Cafe Santiago consigliatoci da alcuni amici. Attraversiamo il ponte (questa volta nella parte bassa) e facciamo una nuova scalinata per portarci nella zona alta. Arrivati alla meta, vediamo che il ristorante è pieno e che offre la possibilità di mangiare solo Francesinha, piatto tipico di Porto. Optiamo per il ristorante di fronte, Brasao, e devo dire: “abbiamo avuto fortuna”! Aspettiamo un quarto d’ora e ci fanno accomodare. Una struttura in perfetta armonia con la città, un’unione tra moderno e antico, tra tradizione e innovazione. Prendiamo alcune tapas, proviamo la Francesinha e per dessert azzardiamo una coppa di Natas do Ceu, crema alla panna, uovo e biscotti sbriciolati. Vi consiglio vivamente questo locale.

Stanchi torniamo nel nostro box per vivere a 360° questa nuova esperienza.

Giorno 2° - Lisbona

Dopo un’ottima colazione in albergo, andiamo alla stazione metropolitana Bolhão e prendiamo, utilizzando il ticket fatto ieri, la metro viola in direzione Estadio do Dragão e scendiamo alla stazione Campanha. Abbiamo prenotato già da casa il treno per Lisbona con partenza alle ore 8.45 ed arrivo alle 12.00, al prezzo di 25,00€ a persona.

Arriviamo in stazione e cerchiamo di capire bene come acquistare il biglietto per un viaggio della metropolitana/bus. Chiediamo spiegazioni all’ufficio informazioni e ci confermano che è indispensabile acquistare la tessera da 0,50€ e poi su questa caricare ogni tipologia di biglietto, per il momento ne acquistiamo solo uno da 1,50€. Prendiamo la linea del bus in direzione Cais do Sodré e scendiamo a Corpo Santo, 1 minuto a piedi e troviamo Lisbon Old Town Guest House. Una casa con piccole stanze, completamente autogestita dagli ospiti grazie ad una serie di codici ricevuti i giorni prima per email, comoda, in centro ma un pochino cara rispetto ai servizi disponibili, paghiamo infatti 300€ per 3 notti. La camera è disponibile solo alle 15.00 così decidiamo di lasciare le valige nel deposito con chiave in guest house e andiamo a visitare la città.

Camminiamo lungo Ribeira das Naus, una passeggiata lungo fiume, e arriviamo direttamente a Placa do Comercio, la più bella piazza di Lisbona. I colori, la gente, la maestosità e l’acqua a pochi passi la rendono veramente molto suggestiva. Passiamo sotto l’Arco da Rua Augusta e proseguiamo lungo la via piena di negozi e ristoranti in direzione Rossio. Facciamo però una piccola deviazione per pranzare. Andiamo da BebeDouro, ristorantino consigliato dalla Lonely Planet. Il titolare molto gentile ci serve e prendiamo delle piccole tapas molto gustose e fresche, ci ha convinti.

Arrivati alla Placa do Rossio riposiamo un pochino sotto un albero e torniamo di ritorno di poche centinaia di metri dove ci fermiamo da Fabrica da Nata per mangiare un Pasteis de Nata, dolce tipico portoghese, la fine del mondo!!! (… alla fine delle vacanza possono affermare che è in assoluto il migliore…)

Facciamo qualche foto all’Elevador de Santa Justa e decidiamo di salire in cima al Chiado a piedi, ci vogliono solamente 10 minuti. Arrivati, andiamo subito a vedere il Convento do Carmo (4€ l’ingresso) e il suo museo, molto interessanti e d’impatto. A destra della struttura c’è una piccola stradina che porta alla terrazza panoramica dell’Elevador de Santa Justa dove trascorriamo moltissimo tempo a fotografare e a guardarci attorno. L’accesso costa 1,50€, è invece compreso per chi sale con l’ascensore.

Proseguiamo facendo una passeggiata nel quartiere Chiado dove ci sono un sacco di negozi molto particolari e vintage. Ci fermiamo al Mirador de San Pedro a bere una limonata fresca presa da un chiosco e ci sediamo su una panchina all’ombra ad ammirare la città, le persone e tutto quello che ci circonda. Sono le 18.00, andiamo nel Barrio Alto a vedere l’atmosfera ma ci delude un pochino. Forse è ancora presto, ma al di fuori di qualche locale e negozio non c’è altro, a dir del mio ragazzo, la cosa più interessante è il negozio di Steve Madden.

Decidiamo così di tornare in camera per farci una doccia. Verso le 20.30 usciamo, scegliendo per la cena qualcosa di semplice e vicino a noi, il Mercado da Ribeira. Come tutti i mercati moderni, ci sono una serie di ristoranti con specialità diverse, dove ognuno può scegliere quello che gli piace di più e sedersi poi nei tavoli comuni. Abbiamo optato per frittura di pesce, minestra di verdure e per finire due Pasteis de Nata appena sfornati. Andiamo a dormire felici e soddisfatti.

Giorni 3° - Sintra, Cabo da Roca e Cascais

Sono le 8.00 e noi stiamo già camminando in direzione stazione Rossio per prendere il treno, ci fermiamo lungo la via e facciamo colazione.

Arrivati in stazione, la coda per i biglietti è lunghissima e quando è il nostro turno siamo in confusione perché il ticket da acquistare di 10,50€ trovato su internet non era nella selezione. Chiediamo aiuto ad un addetto che ci informa che l’unico ticket valido per le zone che andremo a visitare oggi è quello da 15,80€ che comprende treno + bus. Ci fidiamo ma mi rimane qualche dubbio, che vorrò approfondire.

Arriviamo a Sintra alle ore 10, saliamo a piedi per 15 minuti e andiamo a visitare il Palacio National de Sintra (10,00 € l’ingresso). Molto bello e interessante. Proseguiamo e chiediamo indicazioni per l’itinerario a piedi da seguire per raggiungere la sommità. Un gentile ragazzo dell’ufficio turistico locale ci consiglia di prendere il bus n. 434 visto l’orario e la coda di un’ora per entrare nel palazzo. E così facciamo. Aspettiamo il bus e dopo una mezz’oretta siamo al Palacio National da Pena, per intenderci, il castello tutto colorato visto e rivisto in mille fotografie. Paghiamo il biglietto d’ingresso di 14,00€ (vi consiglio di farlo già online) e ci mettiamo in coda per ben un’ora, durante la quale Tiziano va a prendere dei panini per pranzare. All’interno del palazzo c’è ancora coda per vedere le varie stanze e sale, non certo un bel modo per visitare qualcosa. Sinceramente non ne è valsa la pena, da fuori il castello è bellissimo ma dall’interno non ci ha dato nulla di nuovo. Saliamo sulla terrazza per farci mille fotografie e poi scendiamo. La nostra intenzione era di farlo a piedi ma sono già le 14.00 e il nostro programma è ancora fitto. Prendiamo nuovamente il bus n. 434 (compreso nella tessera giornaliera fatta a Lisbona) e torniamo alla stazione di Sintra saltando purtroppo la visita al Castelo dos Mouros. Arrivati vediamo un Pizza Hut che ci invita ad entrare per concludere il pranzo nei migliori dei modi.

Alle 15.30 prendiamo il bus n. 403 in direzione Cascais per conquistare Cabo da Roca. Ci mettiamo circa un’oretta per raggiungere la località e appena arriviamo ci stupiamo subito della bellezza del luogo ma anche della folla di turisti presenti. È il punto più occidentale d’Europa, c’è moltissimo vento (prendete con voi una maglia), ci sono scogliere altissime, un faro, alcuni punti panoramici e nient’altro. Sembra di essere in un luogo magico. Vale veramente la pena arrivare fino a qui, fatelo, non accontentatevi di Sintra!

Riprendiamo il bus n. 403 per raggiungere Cascais, ci impieghiamo circa una mezz’oretta. Che bel posto! Una città di mare in tutti i sensi: tratti di spiaggia dove i ragazzi giocano a calcio, souvenir, negozi, ristoranti e bar che si affacciano verso l’infinito. Ci ha regalato una sensazione di pace e relax senza eguali, così ci fermiamo da Paixao un ristorante/bar con qualche tavolino in una corte e ceniamo con dell’ottimo pesce e vino.

Attorno alle 20.30 prendiamo il treno con capolinea Cais do Sondre, la stazione vicina alla nostra Guest House e andiamo a dormire.

Giorno 4° - Lisbona

Oggi dormiamo un pochino di più e alle 08.30 ci dirigiamo alla stazione Cais do Sondre per fare il ticket giornaliero di 6,40€ che ci permette di usufruire dei mezzi pubblici fino alle 24 ore successive la prima obliterazione.

Prendiamo la linea 15E fino a L.g Princesa e la nostra prima destinazione della giornata è una pasticceria che secondo la Lonely Planet è famosa per fare i migliori croissant di tutto il Portogallo: Pastelaria Restelo. Abbiamo preso due brioche alla crema, una specie di krapfen sempre alla crema e una pasta, due cappuccini e due spremute di arancia. Quanto abbiamo pagato? 12€! Fatevi una camminata di 10 minuti per raggiungere questo posto, non ve ne pentirete.

Iniziamo la nostra giornata con la visita alla Torre de Belém (6€ l’ingresso) dove dalle varie postazioni è possibile ammirare un bellissimo panorama. Lungo la via pedonale, andiamo a vedere il Padrão dos Descobrimentos, il famoso monumento a forma di caravella. Rimaniamo ad ammirarne la maestosità. Attraversiamo poi la strada per percorrere i giardini ed arrivare al Mosteiro dos Jerónimos. L’ingresso è di 10€ e ci mettiamo subito in coda per entrare nella struttura, all’uscita invece dobbiamo fare un’altra coda per entrare all’interno della Chiesa dove è sepolto Vasco da Gama.

Prima di prendere il bus per tornare in centro a Lisbona, facciamo un salto all’Antiga Confeitaria de Belém proprio di fronte al monastero, in quanto viene attribuita a loro la fama del miglior Pasteis de Nata. La location merita, ma a parer mio il più buono è ancora il primo che ho assaggiato.

Prendiamo il bus n. 728 per arrivare nel quartiere di Alfama e scendiamo alla fermata Alfandega. Da qui passeggiamo nelle vie e arriviamo a Pois Caffè, una caffetteria dove servono brunch, insalate e panini, sotto degli archi a volta e un arredamento molto particolare. Un ottimo pranzo, leggero e veloce.

Ci dirigiamo a piedi verso la Fiera della Ladra, un mercatino dell’usato e dell’artigianato che si svolge solamente due volte alla settimana, e a mio parere un pochino povero di contenuti. Arriviamo al Miradouro de Santa Luzia dove prendiamo un gelato da un chioschetto (il panorama non è spettacolare, ma è un buon punto di sosta per la salita) e proseguiamo seguendo le indicazioni al Castello di Sao Jorge. Facciamo il biglietto (10,00€) e visitiamo le rovine. Da qui il panorama è bellissimo. Vale la pena sedersi e ammirare tutti i punti di interesse di Lisbona, forse uno dei panorami più belli visti in questi giorni.

Scendiamo dalla collina e andiamo in piazza Martim Moniz, capolinea del famoso Tram 28. Facciamo quasi un’ora di coda per salire poiché fanno accomodare solamente i 20 passeggeri che hanno la possibilità di sedersi, è politica loro che alla prima fermata nessuno può stare in piedi. Il tour dura circa 40 minuti e purtroppo non mi ha entusiasmato tantissimo, forse per la troppa coda, forse perché l’autista non ci ha mai dato la possibilità di fare due fotografie, non lo so! Sicuramente è qualcosa da fare e da provare, ma mai più in coda per tutto questo tempo. Il tram 28 fa capolinea al Campo Ourique, così da qui prendiamo il bus 709 per tornare in Rossio. Facciamo un salto all’Hard Rock Cafe e ci incamminiamo sull’erta salita lungo l’Elevador da Glória per arrivare al Chiado. Due ragazzi di Lisbona che abbiamo conosciuto durante la nostra cena al mercato ci hanno consigliato di andare alla Cervejaria Trindade, secondo loro il miglior ristorante di Lisbona. Sono le 20.30 e hanno ancora qualche posto disponibile, il locale è immenso, il menù era davvero complicato ma per fortuna hanno una copia in italiano e i camerieri sono vestiti da frati cappuccini. Abbiamo mangiato pesce ed era veramente delizioso. Ottima scelta.

Per tornare a casa facciamo la strada più lunga per passare nella via del centro, e stanchi alle 22.30 andiamo in camera dopo quasi 10 ore a gironzolare.

Giorno 5° - Italia

Il nostro volo è programmato per le ore 10.15, così alle 7.40 partiamo dalla Guest House, facciamo colazione proprio di fronte alla stazione Cais do Sondrè e andiamo a prendere la metro (non dobbiamo fare nessun ticket in quanto abbiamo ancora valido quello del giorno prima, dura infatti 24 ore dalla validazione). Prima la linea verde in direzione Telheiras e scendiamo a Alameda, dove abbiamo la coincidenza con la linea rossa per l’aeroporto. Ci impieghiamo circa 40 minuti. Arrivati a destinazione dobbiamo prendere uno shuttle della durata di 5 minuti per raggiungere il Terminal 2. Passiamo i controlli e qui abbiamo la sorpresa. Il volo è ritardato fino alle 13.30. Atterriamo a Bergamo con ben 3 ore e 10 minuti di ritardo rispetto al previsto e così abbiamo diritto ad un risarcimento di 400 € a testa. Purtroppo torniamo il Val di Fassa e ritroviamo la neve.

Se dovessi tornare a Sintra, organizzerei così la mia visita:

arrivati in stazione, prendere il bus n. 434 per raggiungere il Palacio National da Pena (fare il biglietto online), visitare il castello e fare una passeggiata di un’oretta nei giardini. Iniziare poi la discese a Sintra fermandosi a vedere il Castelo dos Mouros (solo dall’esterno). Proseguire e visitare l’intera struttura del Palacio National de Sintra.

 In conclusione a questo breve diario di viaggio vi voglio consigliare alcune cose:

·     La rete di trasporti pubblici è immensa, capite bene quello che volete fare e acquistate i biglietti. Nelle stazioni è un pochino complicato capire quale formula acquistare se non si hanno le idee ben chiare.

·     Andate a cena presto (19.00 - 20.30), altrimenti nei ristoranti farete code molto lunghe.

·     Prendete una cartina, segnatevi i punti di interesse e dividetevi le varie zone di Lisbona, è davvero immensa.

·     Se avessi potuto, avrei aggiunto alla mia vacanza una mezza giornata a Porto e una giornata intera a Lisbona.

·     Di giorno è caldissimo ma la sera fa freschino, una maglia e una giacchetta (quest’ultima a Porto) sono fondamentali. Dimenticavo, prendete con voi la crema solare.

Per qualsiasi altro dubbio, segnalazione, chiarimento, consiglio o valutazione, SCRIVETEMI! 

30/05/2019

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